Ayatollah Khamenei: "I luoghi santi dell'Islam appartengono a tutti i musulmani"
In vista dell'avvicinarsi del periodo dei rituali del Hajj, il Leader della Rivoluzione Islamica, l'Ayatollah Ali Khamenei, ha ricevuto i funzionari che si occupano del pellegrinaggio dei fedeli iraniani alla Mecca.
"Il Masjid Al-Haram alla Mecca e la Moschea del Profeta (Che Dio benedica lui e la sua famiglia) a Medina appartengono a tutti i musulmani e non solo a coloro che controllano in questo momento la terra santa", ha detto la Guida Suprema durante l'incontro, in riferimento al governo dell'Arabia saudita.
L'Ayatollah Khamenei ha aggiunto che nessuno ha il diritto di impedire la realizzazione del vero significato del Hajj. "Se uno stato o un governo lo fanno, è per tenere le persone lontane dalla via di Allah", ha detto la Guida Suprema riferendosi al versetto 25 della Surah Haj (Quanto ai miscredenti che distolgono [le genti] dalla via di Allah e dalla Santa Moschea che abbiamo istituito per gli uomini...- e chi vi risiede e chi vi si reca sono uguali - e a chiunque insolentemente la profana, faremo provare un doloroso castigo).
Secondo il Leader della Rivoluzione Islamica il vero Hajj dovrebbe includere il "Baraaat min-al-Mushrikeen (disconoscimento dei miscredenti) ed aprire la strada a una rafforzata unità tra i musulmani.
Nel corso dell'incontro con i funzionari del Hajj, la Guida Suprema si è occupato anche della questione palestinese, affermando che "l'accordo del secolo non accadrà mai".
L'Ayatollah Khamenei ha deplorato con forza il sostegno dato da alcuni governi arabi al regime di Israele. "Qods sarà per sempre la capitale della Palestina e i palestinesi non lo dimenticheranno mai", ha detto.
"Grazie al Signore, l'Ummah musulmana e il popolo palestinese sconfiggeranno i nemici e vedranno il giorno in cui il regime sionista verrà sradicato da tutto il territorio palestinese", ha aggiunto l'Ayatollah Khamenei.
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