Nigeria: funerali vittime sciite massacro di Arbain
I membri del IMN (Movimento islamico della Nigeria) hanno sepolto 42 dei loro compagni recentemente assassinati dall'esercito nigeriano durante le processioni della giornata di Arbain.
La scorsa settimana, nel giorno di Arbain, l'esercito ha attaccato diverse processioni religiose sciite nella capitale Abuja, compiendo un massacro. Nelle violenze hanno perso la vita in totale 42 fedeli, mentre altre decine sono rimaste ferite.
Nel corso dei funerali i membri del IMN hanno condannato le violenze del governo nigeriano contro la comunità sciita, e ribadito la richiesta per il rilascio del leader del IMN e guida spirituale dei musulmani sciiti della Nigeria, Sheikh Ibrahim Zakzaky, agli arresti dal dicembre del 2015.
I gruppi per i diritti umani hanno accusato i militari nigeriani di aver ucciso più di 300 sostenitori dell'IMN e di averli seppelliti in fosse comuni durante uno scontro del 2015, un'accusa che l'esercito negeriano nega fortemente.
Il giro di vite dei seguaci dell'IMN è iniziato nel dicembre 2015 quando l'esercito ha attaccato una cerimonia religiosa nella città di Zaria, nel nord del paese. Le forze nigeriane in seguito hanno fatto irruzione nella casa del leader dell'IMN, Sheikh Zakzaky, arrestando quest'ultimo dopo aver ucciso diversi suoi sostenitori che cercavano di proteggere il leader religioso.
Durante l'irruzione ed il raid del 2015 le forze nigeriane uccisero circa 300 sostenitori di Ibrahim Zakzaky, inclusi tre dei suoi figli, ed in seguito seppellirono tutti i corpi in fosse comuni.
Sheikh Zakzaky e sua moglie, che sono stati feriti durante il raid, sono stati presi in custodia.
Un tribunale federale aveva ordinato il rilascio incondizionato del religioso nel 2016, ma il governo ha finora rifiutato di rispettare la sentenza.
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