Belgio: accuse a ministro della giustizia per attacchi a comunità islamica
Un'organizzazione musulmana in Belgio ha accusato il ministro della Giustizia, Vincent Van Quickenborne, di aver violato la costituzione insultando la comunità islamica.
Giovedì scorso, l'Esecutivo dei musulmani del Belgio (EMB) ha presentato nuove denunce a livello europeo contro il ministro della Giustizia belga Vincent Van Quickenborne, accusandolo di aver violato la costituzione "insultando e umiliando apertamente il corpo rappresentativo dell'Islam".
In un comunicato stampa pubblicato giovedì, l'EMB ha denunciato Van Quickenborne per aver interferito negli affari interni dell'organizzazione. L'organizzazione ha sottolineato che il ministro "sostiene apertamente la democratizzazione dell'EMB, ma allo stesso tempo cerca di interferire ampiamente nella composizione dell'esecutivo per costringerlo ad accettare determinate persone".
Il 1° settembre il tribunale di primo grado di Bruxelles ha condannato il governo belga per aver interferito illegalmente nelle attività di un'autorità religiosa, costringendo l'ex presidente dell'EMB Salah Echallaoui a dimettersi.
Ricordando la sentenza della corte, l'EMB ha affermato che la "grave violazione" della libertà di religione e di associazione da parte del ministro è perdurata anche dopo la sentenza.
"Subito dopo la sentenza, Van Quickenborne ha annunciato di voler entrare di più negli imbrogli e negli errori, violando così ancora una volta non solo la decenza ma anche le regole costituzionali fondamentali", ha aggiunto l'organizzazione musulmana.
L'EMB afferma che Van Quickenborne cerca un guadagno politico in modo spudorato accusando e screditando l'ente islamico. “Ogni volta, sulla base di documenti della sicurezza di Stato trapelati 'accidentalmente', accusa apertamente l'EMB senza indagare se queste accuse siano giustificate”.
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