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Norvegia: giovane donna recentemente convertita all'Islam racconta la sua esperienza

23:58 - January 27, 2024
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Tehran-Iqna- Una donna norvegese convertitasi all'Islam parla della sua esperienza spirituale

Norvegia: giovane donna recentemente convertita all'Islam racconta la sua esperienza

Una donna norvegese convertitasi di recente all'Islam parla della sua esperienza spirituale.

Secondo lo Swedish Information Center, Julianne Frost è una donna norvegese di 25 anni che si è convertita all'Islam e che vive attualmente a Göteborg, in Svezia.

Julianne è nata in Norvegia, nella contea del Finnmark. È cresciuta in una famiglia cristiana conservatrice dove i valori cristiani erano molto importanti.

Ad esempio, nella sua famiglia erano vietati il ​​consumo di alcol o le relazioni extraconiugali. Julianne racconta comunque che a causa di cambiamenti generazionali e della cultura laicista, aveva una visione più aperta su certi temi rispetto alla sua famiglia.

Conoscenza dell'Islam

Durante la sua adolescenza Julianne credeva nell'esistenza di un Dio che aveva creato il mondo, ma non pensava molto alla religione e non aveva alcun interesse per le diverse religioni.

Tuttavia, con l’intensificarsi delle notizie e delle storie sull’Islam e sui musulmani, divenute molto diffuse in seguito agli eventi in Siria, Iraq e Palestina, la giovane donna fu attratta dall’Islam. Cominciò così a chiedersi cosa fosse l’Islam e perché la maggior parte delle questioni importanti nel mondo ruotassero attorno all’Islam e ai musulmani, dalla Palestina all’Afghanistan e all’Iran, passando per la Siria e l’Iraq; eventi come l’11 settembre, la guerra al terrorismo e altro.

A quel punto Julianne iniziò a pensare e fare ricerche per comprendere l'Islam. Se fosse davvero una religione oppure no! È una religione violenta? Schiavizza le donne?

Julianne dice di aver iniziato a leggere molto sull'Islam. Inoltre aveva alcuni colleghi musulmani che vivevano in Norvegia. Dice di essersi avvicinata alla comprensione dell'Islam osservando il loro comportamento e non solo ascoltandoli.

Erano molto gentili e ospitali, ma erano dotati soprattutto di una serenità e pace interiore straordinaria. Eseguivano le abluzioni più volte al giorno per la preghiera, mangiavano cibo halal, non consumavano alcolici e non avevano rapporti al di fuori del matrimonio.

Ciò che colpì in modo particolare Julianne era il fatto che i suoi colleghi musulmani avevano concetti e idee specifiche sul sostegno e protezione delle donne, basate sulla natura delle donne e sulla ragione. Concetti ben diversi dalle fanfare del femminismo occidentale secondo cui il raggiungimento dei diritti delle donne si raggiunge solo snaturando queste ultime e rendendole simili agli uomini.

 

 

 

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