Ismaele; Figlio di Abramo e padre degli arabi
Ismail (p) era un profeta divino il cui fratello era Ishaq (Isacco). Ciò che Ismail (Ismaele) promuoveva era in linea con la vocazione monoteista di suo padre, che era contro lo shirk (politeismo) e l'idolatria.
Ismail (p) è nato in un momento in cui Ibrahim (Abraham) e la sua prima moglie Sareh (Sarah) avevano perso la speranza di avere figli. Su suggerimento di Sareh, Ibrahim sposò Hajar (Agar) e nacque Ismail.
Successivamente, anche Sareh diede alla luce un maschio, Ishaq (Isaac), ma rimase gelosa di Hajar e Ismail (p) e chiese a Ibrahim (p) di mandarli via. Secondo le narrazioni, Ibrahim portò Hajar e Ismail in una terra arida chiamata La Mecca. Ibrahim li ha lasciati lì ed è tornato.
Quella terra fiorì e si stabilì dopo che il pozzo Zamzam sorse sotto i piedi di Ismail (p.
La tribù Jarham di passaggio si stabilì alla Mecca dopo aver scoperto che in quella terra era stata trovata dell'acqua. Jarham era una tribù araba e Ismail imparò l'arabo da loro. Poi ha sposato una ragazza di quella tribù.
Secondo i resoconti storici, Ismail ebbe 12 figli, tra i quali Shuaib (p) fu scelto come profeta di Dio.
Ismail è conosciuto come uno degli antenati degli arabi. Si chiamava Abu Al-Arab (padre degli arabi). Inoltre, il Profeta Muhammad apparteneva alla tribù dei Quraysh, la cui origine risale al Profeta Ismail.
Tra gli eventi importanti della vita di Ismail c'era l'accompagnamento del padre nella costruzione della Sacra Ka'aba. Tuttavia, alcuni resoconti storici affermano che la Ka'aba fu costruita dal profeta Adamo e Ibrahim e che suo figlio la riparò. Così Ibrahim e Ismail divennero i guardiani del luogo santo.
La storia del sacrificio è un'altra tappa importante nella vita di Ismail. In alcune fonti, soprattutto ebraiche, era Ishaq, l'altro figlio di Ibrahim, che veniva offerto in sacrificio, ma secondo fonti islamiche, Dio comandò ad Abramo di sacrificare Ismail uccidendolo con un coltello. Quando Ismail venne a conoscenza del mandato divino, accettò di essere sacrificato sulla via di Dio. Tuttavia, quando Ibrahim mise il coltello alla gola di Ismail, Dio fornì un montone e fu sacrificato al suo posto.
Il nome di Ismail è menzionato nel Corano 11 volte, incluso nel versetto 85 della Surah Al-Anbiya, dove Ismail insieme ad altri profeti come Dhu Al-Kafal e Idris sono lodati per essere tra i Sabireen (coloro che sono pazienti).
Secondo le narrazioni, Ismail visse 130 anni o più. Prima di morire, ha dato la profezia a suo fratello Ishaq (Isacco). Ismail fu sepolto alla Mecca accanto a sua madre Hajar.
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